Apple potrebbe presto integrare il supporto a Google Gemini all’interno di Apple Intelligence e, più precisamente, nel nuovo Siri potenziato dall’intelligenza artificiale. Secondo le ultime indiscrezioni, l’integrazione affiancherebbe quella già in corso con ChatGPT, e alcuni aggiornamenti al backend suggeriscono che Apple sia già pronta per il lancio.
Vediamo perché questa novità potrebbe cambiare il modo in cui interagiamo con Siri.
Siri con ChatGPT oggi, Google Gemini domani?
Al momento, l’integrazione di ChatGPT in Siri consente agli utenti di accedere direttamente al proprio account OpenAI, con la possibilità di salvare le conversazioni e mantenerne la continuità nel tempo.
Con Google Gemini, le possibilità si ampliano. Se Apple permetterà anche l’accesso al proprio account Google, l’assistente vocale potrà accedere a una mole di dati personali già disponibili nelle app Google, migliorando notevolmente la personalizzazione delle risposte.
Gemini diventa più proattivo e intelligente
Durante l’evento Google I/O, Big G ha svelato nuovi aggiornamenti per Gemini, puntando fortemente sulla proattività e sul contesto personale. Come dichiarato ufficialmente:
“Il modo migliore per tradurre la ricerca in realtà è renderla davvero utile, nella tua realtà. […] I modelli Gemini potranno utilizzare il contesto personale nelle tue app Google, in modo privato, trasparente e sotto il tuo controllo.”
Ciò significa che Gemini, con il consenso dell’utente, potrà attingere a dati come email, foto, calendari o documenti salvati su Google Drive, offrendo risposte sempre più contestualizzate e pertinenti.
Esempi concreti: da Gmail a Google Foto
Le integrazioni tra Google Gemini e le app Google potrebbero trasformare il modo in cui utilizziamo gli assistenti vocali. Ecco alcuni scenari reali:
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Chiedere a Gemini: “Cosa diceva l’ultima email del mio commercialista?”
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Oppure: “Mostrami le foto dello scorso weekend con mio figlio”
Queste funzionalità, combinate con Apple Intelligence, potrebbero colmare una lacuna significativa di Siri, che attualmente fatica a fornire questo tipo di contestualizzazione personale.
Apple permetterà davvero questa integrazione?
La grande domanda resta: Apple sarà disposta ad aprirsi così tanto a Google? Storicamente, Cupertino è sempre stata molto attenta alla privacy e all’ecosistema chiuso, ma l’evoluzione dell’intelligenza artificiale generativa potrebbe spingerla a collaborazioni strategiche, pur mantenendo saldi i propri standard di sicurezza.
Se così fosse, Siri con Google Gemini potrebbe offrire un’esperienza utente senza precedenti, avvicinando Apple ai livelli di assistenza proattiva di cui oggi sono capaci altri assistenti intelligenti.
Conclusione
La potenziale integrazione di Google Gemini in Apple Intelligence rappresenta una svolta epocale per Siri e per tutto l’ecosistema Apple. Con l’avanzare dell’intelligenza artificiale personalizzata, la capacità di adattarsi al contesto e alle abitudini dell’utente diventa fondamentale.
Se Apple deciderà davvero di spalancare le porte a Gemini, potremmo essere vicini a un nuovo modo di vivere l’assistente vocale, più potente, più utile e decisamente più personale.



Ultimo aggiornamento 2025-10-16 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API -
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