Gli abitanti di Cupertino, sede centrale di Apple, stanno vivendo un momento complesso. La causa principale è la recente evoluzione della guerra dei dazi innescata dall’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Inizialmente, c’erano segnali positivi legati a una possibile esenzione richiesta dal Senato, ma una nuova dichiarazione ha ribaltato le carte in tavola, con l’ipotesi concreta di una perdita economica di circa 900 milioni di dollari per Apple.
Apple e il rischio delle tariffe doganali
Nel suo ultimo rapporto trimestrale, Apple ha sottolineato come le tariffe doganali siano ancora uno dei principali fattori di rischio. A pagina 23 del documento depositato presso la SEC (Securities and Exchange Commission), l’azienda ha elencato i possibili elementi che potrebbero danneggiare le sue attività e influire sul valore delle azioni Apple.
Tra questi, spiccano le restrizioni al commercio internazionale: dazi, limiti all’import/export di beni, tecnologie e dati. Tutto ciò potrebbe compromettere seriamente la supply chain di Apple e incidere negativamente sui suoi margini.
Le contromosse di Apple per aggirare i dazi
Per limitare l’impatto dei dazi di Trump, Apple ha adottato alcune strategie logistiche, cercando di evitare il più possibile un aumento dei costi di produzione. Tuttavia, l’azienda ha già segnalato che queste misure potrebbero tradursi in:
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Aumento dei prezzi dei prodotti Apple
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Cambiamenti nei fornitori
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Riorganizzazione della rete commerciale
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Ritiro di prodotti o servizi terzi dagli Apple Store
Questo potrebbe colpire non solo Apple ma anche i consumatori, con conseguenze sull’esperienza d’acquisto e sull’ecosistema di accessori offerti nei suoi negozi.
Prezzi in aumento e incertezza strategica
La situazione è ancora in divenire, ma una cosa è certa: l’incertezza economica è diventata una costante per Apple. Non ci sono date precise per eventuali interventi, ma il potenziale aumento dei prezzi Apple potrebbe manifestarsi con il lancio del prossimo iPhone 17.
Sarebbe la prima volta da anni che negli Stati Uniti si vedrebbero prezzi più alti in dollari, allineati a quelli già comuni in Europa e in America Latina.
I rischi geopolitici e le produzioni fuori dalla Cina
Oltre agli USA, anche altri paesi potrebbero entrare nella dinamica delle tariffe. Apple, che ha delocalizzato parte della produzione in India e Vietnam, potrebbe trovarsi in difficoltà se questi paesi introducessero dazi reciproci o aumentassero quelli esistenti.
Uno scenario critico metterebbe a rischio l’intera strategia produttiva di Apple fuori dalla Cina, rendendo ancora più complessa la gestione dei costi e delle forniture.
Il futuro incerto di Apple tra dazi e mercato globale
L’equilibrio tra politica economica globale e strategie aziendali Apple è più fragile che mai. I prossimi mesi saranno decisivi per capire se la Mela riuscirà a contenere l’impatto delle misure tariffarie o se i consumatori dovranno prepararsi a una nuova ondata di rincari sui prodotti Apple.






Ultimo aggiornamento 2025-05-17 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API -